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venerdì 24 agosto 2007

Recensione: Lord of War


Genere: thriller

Regista: Andrew Niccol

Stati Uniti 2005


La travagliata vita di un moderno trafficante di armi.








"Ci sono più di 550 milioni di armi da fuoco in circolazione nel mondo. Significa che c’è un’arma da fuoco ogni dodici persone sul pianeta.
La domanda è: «come armiamo le altre undici?
".
Yuri Orlov (Nicolas Cage)



Dunque, parliamo di cinema "impegnato": come avete capito dall'esile trama, questo è un film che narra la storia dell'ascesa (piuttosto frettolosa e non descritta nella pellicola, buco di sceneggiatura non da poco) di un abile trafficante di armi, interpretato da un convincente Nicolas Cage, e delle difficoltà che questo mestiere comporta.

Il film tiene un buon ritmo per tutta la durata, e non annoia mai (a meno che non vi piacciano i film autobiografici dove la voce del protagonista fuori campo racconta le sue "avventure").

La visione della pellicola mi ha ricordato Prova a prendermi di Spielberg con Di Caprio: il protagonista le prova tutte per sfuggire dalle grinfie dell’ispettore tutto d'un pezzo dell'FBI interpretato da Etan Hawke (l'ho ammirato in Training Day, uno dei miei film preferiti).
Forse (e ribadisco forse, è una mia impressione) questo fa scadere il film in una "parodia" e, dato l'argomento, m isembra ci sia poco da scherzare.

Nel cast segnalo la splendida Bridget Moynahan (bellezza da urlo), nel ruolo della moglie di Cage (ma possibile che non si domandi da dove arrivino i soldi con i quali il marito la mantiene??? – altro buco di sceneggiatura) e Jared Leto (molto bravo secondo me questo attore) nei panni del fratello immaturo e sbandato, che però nel finale riscatta tutti gli errori commessi e regala al fratello e al pubblico un gesto simbolico (forse un pò troppo poetico) ma commovente: non dimentichiamoci che è uno sbandato cocainomane, ma è pur sempre più sensibile e "maturo" del fratello spietato ("questa non è la nostra guerra" ripete spesso Cage indifferente di fronte a massacri di innocenti).

Reputo LoW un buon film che tratta più o meno bene un tema delicato e d'attualità, e strappa pure qualche riflessione allo spettatore non superficiale.



Voto Finale: 7



Scheda dell'IMDb


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