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venerdì 11 gennaio 2008

Recensione: 8MM - Delitto a luci rosse


Genere: thriller


Regista: Joel Schumacher


Stati Uniti 1999



Un’anziana e benestante donna trova
nella cassaforte del marito defunto un filmino contenete il presunto omicidio di una ragazza. Realtà o finzione?
Decide di chiamare l’investigatore Tom Welles per fare luce.
Tom entrerà in una spirale di violenza e follia che lascerà il segno…









Se danzi col Diavolo, il Diavolo non cambia. E' il diavolo che cambia te”.


Max California (Joaquim Phoenix)




Nel palinsesto Sky, tra un film e l’altro, c’è spazio per la presentazione
dei film trasmessi nel palinsesto.
Cinque minuti, non uno di più, per approfondire i film in programmazione.
Proprio durante uno di questi speciali sono rimasto incuriosito
da un thriller, questo 8MM.
Tra l’altro un film "vecchiotto" ('99) del quale mai avevo sentito parlare.


Incuriosito principalmente per tre motivi:
1) il genere thriller mi piace, e stimo il regista Joel Schumacher,
autore di film (Un giorno di ordinaria follia, In linea
con l’assassino
) che hanno riscosso il mio assoluto gradimento;
2) un buon cast, con attori che ammiro molto: il bravo Nicolas Cage, Joaquim Phoenix (Il Gladiatore, Signs, The Village),
James Gandolfini (Tony Soprano nell’omonima serie tv della quale
è protagonista indiscusso) e Peter Stormare, un attore con la classica faccia da duro/delinquente/cattivo;
3) il mondo raccontato nel film, ovvero quello clandestino
del cinema estremo, underground.


A visione finita, col senno di poi, devo ammettere che ci avevo visto bene: proprio questi tre elementi combinati insieme ci regalano un film
più che piacevole, per niente banale.


A partire dalla mano del regista.
Schumacher ci accompagna in un mondo sconosciuto, un mondo malato e perverso, dove la trasgressione
è l’imperativo dominante. Non eccede nelle immagini forti ed estreme, così che la visione del film
è alla portata di tutti, anche se immagino
che chi ha poca dimestichezza con l’horror e i suoi lati più oscuri possa trovare un poco disturbante il tema trattato nel film, le pellicole cosiddette snuff
o presunte tali.


Io infatti ignoravo l’esistenza di questo (sotto) genere prima di innamorami
del mondo dell’orrore e della paura.
Navigando in siti web molto bene informati e competenti (Exxagon), alla ricerca dell’esistenza
di informazioni su film estremi,
sono venuto a conoscenza di pellicole davvero estreme: a quanto pare confronto a certi lavori Cannibal Holocaust sarebbe un film
per educande… torture, stupri, omicidi efferatissimi: per carità, si tratta
di finzione, ma molto mooolto realistica, adatta solo a stomaci
più che preparatissimi.


Il fascino perverso degli snuff-movies colpisce il nostro Tom Welles, l’investigatore protagonista del film interpretato da Nicolas Cage.
Ripudia, da buon padre di famiglia,
il mondo undergorund, ma non riesce
a fare a meno di guardare le pellicole
più impensabili, anche perché di mezzo c’è la sparizione di una ragazza, protagonista di un filmino nel quale viene torturata ed uccisa
(per finzione o veramente? guardare il film per capire…).


Quel filmino è stato ritrovato nella cassaforte
di un riccone appena passato a miglior vita,
e la vedova ci vuole vedere chiaro.
Toccherà all’investigatore Welles fare luce sull’omicidio (o presunto tale) della ragazza.


Sfruttando le conoscenze di un commesso
di un negozio porno (Joaquim Phoenix,
irriconoscibile se confrontato con il Commoddo
de Il Gladiatore) riuscirà ad entrare nel sottobosco del cinema più estremo, e per poco non ci lascerà
la pelle.


La sua vita non sarà più la stessa,
e dopo avere incontrato persone
a dir poco dissennate e spregevoli,
uomini “comuni” alla ricerca
di qualcosa di forte, si renderà conto
che al mondo non c’è da meravigliarsi
più di niente: emblematica la “confessione” del torturatore Macina, che si toglie la maschera ed esalta
la sua normalità; classica faccia da ragazzo tranquillo, è una persona comune, come tanti, ma ama la violenza, la tortura, uccidere.


Vi consiglio questo film perché ci presenta
un mondo del cinema tutt’altro che patinato
come quello hollywoodiano, un mondo che vive all’oscuro della luce del sole, che si nutre dei corpi
e della carne di persone innocenti
(sto anche parlando della pedofilia).


Se quel mondo funzioni così, se sia così facile
(come per il nostro investigatore) entrarvi non ve lo so francamente dire, si tratta pur sempre di un film,
ma ho il forte dubbio che ci sia molto di vero in quello
che Schumacher ci racconta.




Voto Finale: 8



Scheda dell'IMDb


5 commenti:

Deneil ha detto...

non lo so non è che mi ispiri poi molto..la compresenza di nic cage (ok ne ho già parlato male in un vecchio post e non voglio insultarlo ulteriormente!) e di schumacher (aaaaaaaaaa..quest'uomo ha diretto the number 23, il fantasma dell' opera e due orribili batman!in linea con l'assassino reggeva fino a metà poi era troppo prevedibile!) mi mette mooolta paura sul risultato finale!l'unico che potrei salvare è phoenix che quando azzecca la parte ci sa davvero fare!

questo non centra niente con il film ma perchè non metti i commenti liberi?senza moderazione insomma..poi ovviamente è una scelta personale ma con i commenti liberi si potrebbe instaurare un dialogo anche con gli altri commentatori e il tutto risulterebbe forse più vivace..bo è una proposta!

Marco83 ha detto...

Accetto volentieri il tuo consiglio: toglierò la moderazione dei commenti.
L'ho attivata all'inizio perché volevo dare un'occhiata a quello che veniva scritto, non ne ho mai censurato uno, anche perché ho sempre ricevuto commenti sensati!

Tornando al film di Cage avevamo già parlato, ma in questo film secondo me si è comportato bene, e il film tutto sommato è dignitoso.

The Number 23 è un brutto film secondo te? Io non l'ho visto, cosa dici me lo procuro (anche se dale tue parole già immagino la risposta...)?

Deneil ha detto...

riguardo la moderazione:può capitare (a me è capitato) di beccare qualche imbecille che si diverte a insultare o sfottere ma comunque puoi cancellare i commenti e vedrai che dopo un po si stancano tutti di rompere ce tu non gli rispondi o fai l'indifferente.

Riguardo the number 23:il film ha delle premesse molto buone ma poi si perde terribilmente nella parte centrale per diventare addirittura noioso (è un thriller!) sul finale.
Recuperalo se vuoi vedere un jim carrey un po' diverso dal solito (ipertatuato e muscoloso)..ma per quello puoi guardarti anche se mi lasci ti cancello dove jim carrey (che qui non è ne ipertatuato ne muscoloso) offre una performance eccezionale in un film davvero strano (è una commedia..ma è anche una specia di thriller perchè capisci solo alla fine cosa è successo davvero!)

Marco83 ha detto...

...comunque mi attira più The Number 23 che l'altro... ci farò un pensierino più avanti!
Mi interessa soprattutto la prova di Jim Carrey che secondo me è un attore molto capace e versatile

Gaiotto Scarlafetto ha detto...

facce de merda non capite un cazzo bastardi nick cage non si tocca cazzo vi ammazzo col coltello froci del cazzo!!!1!!