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martedì 20 novembre 2007

Recensione: Masters of Horror - Pick Me Up (Larry Cohen)


Genere: horror
(poco splatter)

Regia: Larry Cohen

Stati Uniti 2006


Walker è un giovane serial killer: per "procurarsi" le vittime fa l'autostoppista.
Wheeler è un autista di camion con la stessa passione di Walter: concede passaggi a sconosciuti per poi ucciderli.
La sfortunata Stacia è la loro preda...





L'episodio diretto da Cohen è il classico horror/thriller on the road, un viaggio sanguinoso lungo le desolate strade d'America.

Anche per quanto concerne la carriera di Cohen non
ci discostiamo molto da quello detto su Mick Garris (regista di Chocolate).
Chi lo stima sostiene che i suoi lavori siano piccoli gioielli un po' bistrattati dal mondo dell'horror mai doverosamente apprezzati (Baby Killer - visto, secondo me bellissimo! - Il serpente Alato, Stuff: il gelato che uccide); all'opposto ai più "maligni" sostengono che la sua carriera non sia mai decollata.
In questo caso non so con chi "schierarmi".

Ripeto, ho visto Baby Killer (se non ricordo male: nasce un bambino deforme - un bel monello; la mamma lo vuole proteggere da chi opta per la sua soppressione - papà in primis -
il fanciulletto fugge e semina morte
nella città) e lo giudico un ottimo horror, sicuramente ne ho sentito parlare troppo poco, è vero, meriterebbe più pubblicità. Pazienza.

Che dire di questo mediometraggio... "il triangolo no, non l'avevo considerato"... battute a parte, protagonista di questo episodio è proprio un bizzarro trio: due serial killer e una ragazza tutt'altro che facile da catturare.

L'inizio è uguale a migliaia di altri film: come detto prima, una strada deserta, un incidente, il primo edificio è a chilometri... Wheeler si offre di trasportare alcuni passeggeri: l'uomo è decisamente ambiguo, amichevole e minaccioso allo steso tempo. Ma ben presto mostra la sua vera natura: quella di "predatore".

Pure Walter non è esattamente uno stinco di santo.
Dietro l'apparenza del fusto vestito da cowboy dedito all'avventura on the road, si cela un folle seviziatore di donne.

E Stacia?
E' una donna forte con un duro passato alle spalle: dopo aver subito violenze dall'ex marito,
ha deciso di tenersi "a distanza di sicurezza"
dagli uomini.

La prima parte è un poco noiosa, ma quando entrano in scena i due killer incominciamo a divertirci: soprattutto l'anziano camionista Wheeler, è davvero inquietante.

Sebbene i dialoghi non siano stupidi e banali, rischiano seriamente di essere logorroici e distraggono lo spettatore. Peccato.

Comunque il bello (a mio avviso la parte
più efficace) viene quando i due killer
si incontrano.
Tra loro scatta una "scintilla".
Probabilmente di ammirazione e stima reciproca.
Chissà, forse il giovane Walter vede nell'anziano Wheeler un padre.
Chissà, forse il vecchio Wheeler vede nel biondo ragazzo un figlio.
Ma tra i due c'è anche una sana invidia: per dirla alla Higlander,
"ne rimarrà uno solo".
Stacia sarà l'involontaria spettatrice del sadico duello tra i due maniaci.

A mio avviso il finale poteva essere migliore (chi non ha visto l'episodio salti le prossime parole e vada a capo, potrebbe rovinarsi la sorpresa): divertentissimo il siparietto con i due sull'ambulanza, feriti e malridotti, intenti a darsele di santa ragione, ma era assolutamente da evitare l'idea introdurre altri due maniaci.

Insomma, è un episodio gradevole, ma forse sa troppo di dejà-vu, la tensione poi non decolla pienamente.
A me è piaciuto, ma sulla rete ho letto recensioni molto negative, più disfattiste della mia: in effetti ho poco da obiettare, questo episodio è sinora uno dei più deboli della serie.

Si salvano pienamente solo i tre attori principali, pienamente convincenti.


Voto Finale: 7


Scheda dell'IMDb

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