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mercoledì 5 settembre 2007

Recensione: Quel motel vicino alla palude



Titolo originale: Eaten Alive

Genere: horror
(poco splatter)

Regista: Tobe Hooper

Stati Uniti 1977


Judd è il proprietario di uno squallido motel vicino a una palude; il suo animale domestico è un coccodrillo, e per sfamarlo usa i poveri clienti...





Ecco a voi uno dei cult degli anni ‘70, diretto dal papà di Faccia di cuoio, Tobe Hooper.
A chi si aspetta un film roboante ed adrenalinico come The Texas Chainsaw Massacre/Non aprite quella porta consiglio di lasciar perdere, questo è tutto un altro genere di pellicola.

La tensione è piatta e nonostante sia distribuita lungo tutto l'arco del film (ovviamente raggiunge i picchi durante gli omicidi), é inframezzata da alcuni tempi morti (punto debole della pellicola), che potrebbero strappare qualche sbadiglio; punto forte indubbiamente é l'atmosfera, resa angosciante dalla splendida fotografia e dai colori, che contribuiscono ad accompagnare lo spettatore in un'atmosfera angosciante, quasi un'allucinazione psichedelica.

E' un film che parla di pazzia: il protagonista, un Neville Brand in stato di grazia, (troppo forte quando all'improvviso urla "datemi l’uniforme!!!"), è un vecchio pazzo, malato, brutto, sporco e cattivo, come "cattivo" e inquietante è il motel (Starlight Hotel).

Fanno da contorno a Judd altri personaggi, più o meno positivi, come lo scapestrato ragazzo interpretato da un giovane Robert "Freddy Krueger" Englund, lo sceriffo, la ragazza scappata da casa e scomparsa, il padre con i sensi di colpa, la famiglia che decide di fare una sosta (fatale) al motel, personaggi che indistintamente (non tutti, guardate il film per sapere chi sopravviverà) finiscono nelle fauci del gommoso coccodrillo (è davvero goffo, fa paura quanto Babe il maialino coraggioso, ma ricordiamoci il budget limitato di queste pellicole...): "il coccodrillo è così, non fa distinzione" ripete il folle Judd!

Per concludere, come già detto, consiglio questo horror a chi piace l'atmosfera, il pathos suggerito da luoghi e colori davvero ben sviluppati dal regista, dove c'é ahimé un pò di prevedibilità (non è un'impresa titanica immaginare chi farà una brutta fine) e pure qualche scena (gratuite a mio avviso) di nudo (con il nostro Judd che spia di nascosto e pensa "le donne, tutte..." a voi indovinare l’ultima parola del suo - discutibile - pensiero).


Voto Finale: 9

Scheda dell'IMDb

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