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lunedì 4 febbraio 2008

Recensione: Eragon


Genere: fantasy


Regista: Stefen Fangmeier


Stati Uniti/Gran Bretagna 2006



Il giovane cacciatore Eragon scopre
di essere un “Cavaliere del Drago”:
il suo compito è liberare il mondo
dalle creature malvagie, con l’aiuto
della fedele dragonessa Saphira.








Ci sono periodi dell’anno nei quali l’approccio a situazioni, persone, film,
è molto diverso. Perché è diverso il nostro umore.
Ho scritto questa recensione sotto Natale, e quindi mi riusciva
difficile essere cattivo e pungente. Non siamo tutti più buoni a Natale?


Il fatto che nell’aria si respirasse positività non mi ha reso però completamente cieco, e nonostante l’approccio ottimista al film
sono rimasto decisamente deluso.
Le recensioni lette in altri siti poi mi hanno aiutato a portare a galla difetti che causa rincoglionimento da panettone, torroni e brindisi vari
di primo acchito non avevo notato.





Ho fatto un giro sulla rete. Ho letto dei commenti molto negativi
(tanti, ma tanti davvero), quasi cattivi. Queste critiche erano comunque adeguatamente motivate.
Ho trovato poi una recensione spettacolare, mi sono scompisciato
dalle risate, vi segnalerò il link più avanti.


Ora “sorbitevi” la mia!


Da dove iniziare? Ah sì, il libro.
Il film si ispira all’omonimo libro, scritto dal giovane (quindici anni all’epoca, ventiquattro oggi) Cristopher Paolini. Eragon è il primo capitolo di una trilogia (eccheppalle con ‘ste trilogie, lasciatemelo dire).
Il secondo volume, pubblicato nel 2005, si chiama Eldest.
Nell'ottobre 2008 (così dice Wikipedia) dovrebbe arrivare in Italia
il terzo capitolo, Brisingr.





Capisco che il giovane ragazzo
ancora un po’ acerbo abbia inserito
nel racconto i classici elementi fantasy (mi immedesimo in lui: anche io
se fossi “costretto” a scrivere un libro fantasy ci metterei dentro cavalieri, magia, elfi, draghi e compagnia bella), però dal film il senso di “già visto” devasta l’attenzione dello spettatore.
Occhio: magari il libro è meglio. Così ho letto sulla rete: qualcuno dice
che il libro non è male, è il film che fa pena. Non so cosa dirvi.
Posso però (ve lo giuro: a malincuore) confermare le critiche:
questo non è un bel film.


Peccato, perché la storia è comunque discretamente interessante (anche se già vista milioni/miliardi
di volte): il giovane che scopre di avere dei poteri,
il rapporto che si istaura tra Eragon,
la dragonessa Saphira e il vecchio guerriero Brom, l’apprendistato che il nostro eroe deve seguire
per conoscere e controllare i suoi poteri potrebbero/dovrebbero essere i punti di forza
del film.
Da soli però non bastano a evitare la disfatta.


I miei colleghi genovesi userebbero un’espressione poco nobile
(tirando in ballo gli attributi del cane…) per definire come è stato realizzato questo Eragon, in parole povere
(e questa è la mia impressione)
questo è un film fatto con molta improvvisazione, senza passione.
Cioè ho la sensazione che il regista e compagnia bella abbiano pensato: “scopiazziamo un po’ dal Signore degli Anelli, da Harry Potter
e da
Dragonheart e gli incassi pioveranno dal cielo”.
Tantissimi dicono anche che la trama di questo film è identica
a uno degli episodi di Guerre Stellari.


Quei signori hanno fatto male i loro calcoli.


Non mi sento di sparare a zero
sugli attori.
Il protagonista, un’esordiente,
mi ha convinto (dai, incoraggiamolo).
Non vedo perché criticare i grandi Jeremy Irons e John Malkovich:
penso che loro per primi
si siano resi conto della bruttezza
del film, e abbiano dato l’anima per salvare il salvabile.
Pensate quello che volete, a me il personaggio di Irons mi è piaciuto.


Interessante anche la prova di Robert Carlyle, nei panni
del mago cattivo. Mi sembra si sia impegnato,
ce l’ha messa tutta, poi in fondo mi è simpatico, lo promuovo.
Salviamo dal caos generale l’elfa Sienna Guillory
(indovinate perchè) e il misterioso giovane alleato del nostro protagonista (ma non chiedetemi il nome dell'attore).


Purtroppo è assolutamente fuori luogo
il personaggio (dall’aspetto ridicolo)
di Djimon Hounsou, e dell’antipaticissimo biondo con i capelli lunghi al suo fianco
(perdonatemi l’espressione colorita, ma appena
l’ho visto ho pensato “non so perché ma questo qui
mi sta sulle palle
”).
Questi due protagonisti sono tra i bersagli preferiti della divertentissima recensione di cui vi parlavo poco prima.

Attendete ancora un po’. Rimaniamo seri.


Si salvano i paesaggi.


E mettiamoci anche la Dragonessa.
Peccato
che però quando apre bocca
la sua voce può risultare irritante.
E’ la voce di Ilaria D’Amico.
Donna splendida, intelligente, preparata, capace (dieci spanne sopra le stronzette – e mi fermo qui perché non voglio essere maleducato - che a decine e centinaia affollano la TV), ma forse la sua scelta non è stata proprio azzeccata.


Perché il film è brutto?
Ecco, veniamo alle pecche.


Certi nomi fanno ridere. Non me li ricordo neanche più.
Forse c’è anche Gargamella dei Puffi, se non ricordo male,
o qualcosa del genere.


Il giovane scopre di avere dei poteri magici. Irons gli insegna due-tre parolette magiche e nel giro di qualche minuto il nostro biondo
è già un maestro di magia. Perbacco, che rapidità.


Mio papà che ha visto il film con me (controvoglia, e in fondo lo capisco) credeva che le parole magiche pronunciate dal biondo Eragon appartenessero alla lingua sarda.
Lui è di Nurri (provincia di Cagliari), e sapete benissimo che la lingua sarda è molto complessa e varia da provincia a provincia.
Bah… a me francamente facevano arrossire, ci mancava solo
un abracadabra e il gioco era fatto.


Altro mistero: la piccola dragonessa si alza in volo e dopo pochi secondi ritorna a terra; le sue dimensioni sono più che raddoppiate!
Che è successo? Boh…


Vedere Irons che al giovane Eragon dice: “Ho visto cose – pausa
di suspence - che nemmeno immagini” è davvero un esempio
di cattivo cinema.


Eragon è una testa calda: contrariamente a quello che gli dice
il suo maestro decide di andare a salvare l’elfa imprigionata dal mago cattivo: quando questi lancia una spada
verso il nostro protagonista, dal nulla
(e purtroppo me l’aspettavo!!!)
sbuca Irons che viene ferito mortalmente.


I mostri inviati dal mago cattivo non hanno carisma, fanno pena,
poi appaiono da un momento all’altro, a casaccio, senza un senso logico.
Fanno ridere, poveretti.


E i ribelli? Dei due capi vi ho già detto, sono a dir poco penosi.
Sono pochi, sono brutti e conciati come a Carnevale, a quanto pare
il regista mentre trascorreva tranquillo
il week-end a Londra ha fatto scendere delle persone all’improvviso da due-tre autobus e ha detto loro
mettetevi questi stracci perché dovete fare le comparse nel mio film”.
Anche loro contribuiscono alla rovina generale. Antipaticissimi.
Goffa e improvvisata (ma allora è un vizio) la battaglia finale.
Un casino pazzesco. Si salva solo lo scontro aereo tra i due draghi.


Direi che posso concludere qui.





Chissà se la trilogia di Eragon
verrà completata… questo film è stato
un flop, non mi meraviglierei se si decidesse di piantarla lì e di lasciar perdere tutto… magari invece il regista saprà
fare tesoro dei propri errori e regalerà
due sequels bellissimi… staremo a vedere.


Nel frattempo, considerato che a me il film comunque non è dispiaciuto (attenzione, non ho detto che mi è piaciuto…), vi segnalo il link
di una recensione troppo divertente: risate garantite.



Ho visto Eragon... e sono sopravvissuto...




Voto Finale: 4
(oramai mi conoscete: sono troppo buono)



Scheda dell'IMDb


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bussisotto:
Il libro, nella sua "ingenuità" (d'altro canto l'autore è molto giovane n.d.r.) è piacevole.
Il film decisamente meno interessante.
L'intento era chiaro: sfruttare il successo di pellicole come Harry Potter e Il signore degli anelli.
Speranze vane:come hai già detto tu, il film è stato un semi flop ai botteghini.
Doppiaggio pessimo per diversi personaggi.
Meglio, decisamente meglio, Stardust!

Marco83 ha detto...

Hai usato la parola giusta per definire il libro: ingenuità.
Certo, che bello essere ingenui e ritrovarsi milionari... però non mi sento di giudicare il libro.
Invece il film sì: e non mi sembra purtroppo un film ingenuo, piuttosto realizzato con improvvisazione e con la consapevolezza di avere tra le mani una potenziale gallina dalle uova d'oro.
E la cosa non mi ha garbato per niente (e pure la maggior parte degli spettatori)!

Andrea Mazzotta - ILGLIFO ha detto...

Ciao, grazie per gli apprezzamenti per la mia recensione!

Sono contento che ti sia piaciuta e che tu mi abbia linkato!

Alla prossima recensione!!!!

Marco83 ha detto...

la tua recensione è uno spasso, linkarla era il minimo che potessi fare!

kikkispini ha detto...

ah ah! la tua recensione è fantastica..sei un genio! In effetti, anche io ero rimasta delusa da questo film..a parte un paio di cose, che comunque sono da salvare: 1) Jeremy e John sono due veri attori, e anche in un film-bratta, riescono a stare sopra le righe! 2)il giovane protagonista: era all'esordio, ed è stato fin troppo bravo..cosa mi colpì di lui fu il fatto che dopo questo film abbandonò il cinema, perchè 'quel mondo non faceva per lui'..un uomo con i controcoglioni (o un completo imbecille? non so..ma gran coraggio davvero!); 3)una frase per tutte, che ricordo ancora ad anni di distanza: 'PREFERISCO CHIEDERE IL PERDONO CHE IL PERMESSO'..fantastica!; 4)dopo il film..ho tanto sperato di trovare sotto l'albero un uovo da cui uscisse un draghetto blu bellissimo, com il cucciolo di Saphira..meraviglioso!!!

p.s. condivido in pieno i tuoi commenti sulla voce della draghessa..anche se non sapevo fosse Ilaria D'Amico..avrei preferito in pieno la Littizzetto!

Marco83 ha detto...

Film BRATTA??? AHAHAHAHAHAH definizione spettacolare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sapevo del protagonista… credo che lavorasse in un cantiere prima del film, o cmq un lavoro umilissimo… e una volta fatto questo film è tornato alla vita di prima… beh io lo definirei coraggioso e onesto verso sé stesso, evidentemente ha capito di non essere fatto per il mondo dello spettacolo e si è fatto da parte… peccato però perché secondo me se l’era cavata benino… e penso anche che abbia avuto la sfortuna di recitare in un film sfigatissimo come questo XD

La frase che citi ammetto di non ricordarmela!

E per quanto il cucciolo di drago… lo voglio anche io XD (però non con la voce della Littizzetto ehm)