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giovedì 17 luglio 2008

Recensione: Them - Loro sono là fuori


Titolo originale: Ils


Genere: horror/thriller
(poco splatter)


Registi: David Moreau,
Xavier Palud


Francia 2006




Una coppia, Clementine e Luca, maestra lei e scrittore lui, abitano
in una villa in mezzo alla foresta
alla periferia di Bucarest.
La loro tranquillità verrà turbata da sconosciuti che vogliono entrare
nella casa. Chi sono e cosa vogliono?








La scelta di non mostrare si dimostra la carta vincente poiché libera
la fantasia dello spettatore in un dedalo di ombre che crescono
e si moltiplicano fino all’epilogo.


Movieplayer.it




Una casa sperduta.
Una giovane coppia.
L’assedio della casa da parte
di sconosciuti.
Fino a qui niente di nuovo.
Ma non importa cosa si racconta,
ma come si racconta.
Them è il classico film a basso (bassissimo) budget, girato però

con maestria.
E’ il tipico film d’atmosfera, che punta tutto sull’immaginazione
dello spettatore piuttosto che sull’esibizione della violenza.
Se siete stufi dei torture-porn alla Hostel per intenderci questo film
può fare per voi.


Mamma e figlia stanno tornando a casa. L’atmosfera è piuttosto agitata,
le due stanno litigando. Qualcosa attraversa la strada, la macchina esce
fuori strada. La mamma scende dalla vettura per mettere le mani al motore in modo da rimettere in moto, e scompare, inghiottita nel nulla.
La figlia viene aggredita da un’entità misteriosa.




Questo è l’incipit di Them. Questi primi minuti sono molto indicativi, poiché mostrano la strada che i due registi hanno intenzione di seguire nello svolgimento del film.


Clementine e Luca si sono trasferiti in Romania. Abitano in una villa
in mezzo ai boschi nella periferia di Bucarest. La serata scorre tranquilla,
ma Clementine è turbata. Strani segnali preannunciano eventi
sempre più inquietanti. Rumori, ombre. Qualcuno ha messo sotto assedio
la loro abitazione.




Non c’è molto altro da dire.


In effetti abbiamo a che fare con un film molto semplice, lineare, concreto;
i registi non cercano virtuosismi
ma vogliono semplicemente terrorizzare, senza ricorrere a litri
di sangue, bensì insinuando
allo spettatore una paura reale
e credibile: del resto Them
è ispirato ad una storia vera.


Chi sono gli invasori? Quanti sono? Cosa vogliono? Fino all’ultimo resteremo con il dubbio in sospeso, e quando le carte saranno scoperte…
la rivelazione sarà piuttosto agghiacciante (proprio perché qualcosa
di simile è accaduto nella realtà).


I due registi creano l’atmosfera giusta: pochi dialoghi, suoni sinistri,
poche luci e molte ombre e corse disperate nel bosco.
Lo spettatore rimane incollato alla poltrona in attesa di sapere
se i due sfortunati protagonisti riusciranno a salvarsi.





Them riesce nel suo intento,
centra il bersaglio. Forse l’unico punto debole è la sensazione di già visto
(il tema dell'assedio caro a Carpenter,
Romero, oppure penso a un grande classico come Le colline hanno gli occhi)
che assale lo spettatore durante la visione,
ma sinceramente per questo "problema" c’è poco da fare.


La riuscita del lungometraggio è anche merito di due protagonisti
(Olivia Bonamy e Michael Cohen) decisamente credibili, nei quali panni
lo spettatore si può immedesimare.





Personalmente ritengo Them uno dei film più “poveri” che abbia visto, allo stesso tempo uno dei più riusciti. Avrei gradito un po’ di splatter in più (forse sto diventando uno splatter-dipendente…), ma non importa.


Vi consiglierei caldamente di guardare questo film in una serata buia
e piovosa (e mi raccomando alzate il volume!).



Voto Finale: 8



Scheda dell'IMDb

2 commenti:

Mad Max ha detto...

Ho visto anch' io Them,senza sapere nulla di questo film,e devo dire che sono perfettamente d'accordo con te,i registi sono riusciti a trasmettermi una tensione allucinante,e poi tutte quelle porte,tutti quei rumori,da impazzire.Veramente bello!!! MADMAX

salvatore ha detto...

credevo fosse molto più banale invece devo riconoscere che mi ha inchiodato alla sedia. difficile continuare a guardarlo nel momento clou senza ripetersi che si tratta di un film. secondo me è stato fatto pensando ad un mockumentary solo che poi hanno deciso (per fortuna) di farlo con inquadrature normali. Gran film!