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giovedì 30 agosto 2007

Recensione: Saw - L'enigmista


Genere: horror-thriller
(medio splatter)

Regista: James Wan

Stati Uniti 2004


Due uomini si risvegliano incatenati in una misteriosa stanza: qualcuno li ha imprigionati e vuole "giocare" con loro, sottoponendoli ad enigmi che mineranno la loro mente e soprattutto il loro corpo…






"Cosa ci facciamo con questo seghetto? E' troppo piccolo per tagliare le catene"
(Adam)

"Non vuole che tagliamo le catene... vuole che ci tagliamo i piedi" (Dottor Gordon)



Stiamo parlando di una leggenda creata dal nuovo horror targato terzo millennio: che vi piaccia o no, dovete ammetterlo, l'Enigmista è una figura terribilmente carismatica e piena di fascino che ha colpito e fatto innamorare diversi appassionati del genere e non, al pari di Freddy Krueger, Jason Voorhes, Michael Mayers, Faccia di cuoio, Pinhead e compagnia bella.

La partenza di questo film è geniale, spiazzante e decisamente carica di mistero e tensione; nel proseguire della trama il regista decide di fornire ulteriori enigmi e indizi, come a scomporre un'immagine in migliaia di pezzi per farne un puzzle: proprio questa sua voglia di aprire nuove vie lo porta ad un finale sì all'altezza dell'idea del film (il colpo di scena lascia a bocca aperta...), però troppo affrettato, rocambolesco e quindi confusionario.

L'idea alla base del film è geniale e folle allo stesso tempo, la figura del serial killer (anche se di killer non è corretto parlare perché lui non si sporca le mani "direttamente") malato fa riflettere, e siamo portati sia ad odiarlo per la ferocia delle torture cui sottopone i malcapitati (ognuno colpevole di non rispettare il dono della vita) ma anche a provare quasi "simpatia" e compassione di fronte ad un uomo che ha scoperto l'importanza della vita dopo la diagnosi di un male incurabile, e che vorrebbe che anche le altre persone si rendessero conto del valore di questo prezioso dono.

Ovviamente c'é la figura del detective di turno, che come un mastino non molla la presa sul nostro maniaco: secondo altri recensori, più esperti di me, le parti dell'indagine sono noiose ed irritanti (il detective è l’attore protagonista di Arma Letale Danny Glover), anche se a mio avviso in un film che strizza l'occhio al genere thriller la presenza di poliziotti (più o meno capaci) è inevitabile.

Un appunto sulle torture: il regista e lo sceneggiatore devono essere appassionati della Divina Commedia di Dante, poiché in questo film la vittima è punita secondo la legge del contrappasso... guardate il film e capirete perché, ammesso che abbiate voglia di assistere a sadici giochi decisamente crudeli e violenti, anche se il regista non indugia troppo su alcune scene che potrebbero disturbare più di qualche spettatore .


Voto Finale: 9


Scheda dell'IMDb



4 commenti:

Ping the Wizard ha detto...

Il film non è male, ma devo ammettere che preferisco il secondo.

Marco83 ha detto...

Ciao, benvenuto nel mio blog.
Approfitto del tuo commento x ringraziarti di essere un lettore fisso.
Sui film abbiamo posizioni diverse: il primo mi è piaciuto parecchio, i due seguiti li ho trovati puro "intrattenimento" di genere.

kikkispini ha detto...

sono d'accordo con te Marco..il primo è un film originale (quando è uscito, era una novità..poi, tanti altri film hanno seguito il filone dell'enigma/tortura), inquietante, disturbante..e il colpo di scena finale ti toglie decisamente il fiato (e nel mio caso anche l'appetito..)..a cosa porta la disperazione (non solo quella del seriale..anche quella delle sue vittime)!! il secondo, una pena..o come dici tu, in modo più elegante, puro intrattenimento di genere..(che però io non ho apprezzato)..quelli dopo, me li sono accuratamente evitati..ma non credo di essermi persa gran che!

Marco83 ha detto...

... e non ti sei persa nulla mi sa! Il terzo forse aveva ancora un minimo senso di esistere... ma sugli altri non mi esprimo! Anche perchè non li ho visti (se non qualche spezzone) e nemmeno ci tengo XD!
Morto lui per me è morta pure la saga!