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mercoledì 10 ottobre 2007

Recensione: La casa del Diavolo



Titolo originale: The Devil's Rejects


Genere: horror
(molto splatter)


Regista: Rob Zombie


Stati Uniti 2005


La famiglia Firefly è sotto assedio.
Lo sceriffo Widell ha scoperto il loro rifugio.
Dopo una feroce sparatoria Otis e Baby riescono a fuggire e si ricongiungono

con Capitan Spaudling.
Ma lo sceriffo non si dà pace, ha un solo obiettivo: catturare i tre maniaci per vendicare la morte del fratello.









"Io sono il Diavolo. E sono qui per fare il lavoro del Diavolo".

(Otis Firefly)




Odio. Follia. Vendetta. Sangue. Dolore.


Un film crudo, violento, malato, sadico, sporco, osceno, volgare.


Insomma, un capolavoro...


Battute a parte, questo è il cinema di Rob Zombie,

al suo secondo lungometraggio dopo l'esordio

con il divertente La casa dei 1000 corpi .

E di strada ne ha fatta, il nostro metallaro...


Se non l'avete ancora capito (difficilmente mi riesce spontanea un'introduzione così "ad effetto"),

è meglio chiarire per correttezza di chi legge,

questo prodotto lo considero uno dei migliori film

horror che abbia visto. E potrete notare che

con il genere ho una discreta confidenza...


Non siete d'accordo? Vi capisco.

Ho fatto un giro sulla rete e ho notato opinioni molto discordanti.
Chi lo ritiene una schifezza, chi lo giudica come un prodotto mediocre,

chi lo definisce interessante, chi parla

di capolavoro. La competente rivista Horror Mania e molti siti web

che trattano di horror lo giudicano come il migliore horror del 2006,

e probabilmente uno dei migliori degli ultimi anni. Io sono d'accordo.
Sono però consapevole che questo film difficilmente potrebbe piacere

a chi non ha dimestichezza con il genere anzi, dirò di più, penso che persino alcuni (spero comunque pochi) appassionati di horror non condividano

il mio entusiasmo.


La regia di Rob Zombie è un po' diversa dai soliti prodotti che siamo abituati

a vedere: questa sua peculiarità

la si può soprattutto notare

nel lavoro precedente.

Una regia videoclippara

(più accentuata, a dire il vero, nel film precedente), con luci, musiche e colori, che ha infastidito non pochi spettatori. E dialoghi spesso stupidi, volgari, sciocchi...


La casa dei 1000 corpi era un film divertente, ma immaturo,

perché conteneva in sé molte figure del cinema di genere

(teenager in cerca di guai, famiglia di pazzi, zombie, dottore matto),

decisamente troppe. Insomma, scadeva tutto nel dejà-vu.


Ma La casa del Diavolo è altra roba...

sui dialoghi la musica non è cambiata molto

(e qualche dialogo è probabilmente un po' insensato ai fini della storia e potrebbe risultare

quindi fastidioso), ma vedo solo pregi...


Innanzitutto i personaggi: azzeccati tutti.

Attori in palese stato di grazia.

Il trio Bill Moseley - Sid Haig - Sheri Moon regala un'interpretazione folle e disturbante, a dir poco perfetta. Soprattutto i primi due, li considero davvero grandi attori: meriterebbero maggiore visibilità e notorietà, non solo nel circoscritto mondo dell'horror...
La moglie di Rob Zombie è poi brava a caratterizzare

un personaggio dalla doppia personalità: Baby è allo stesso tempo una ragazza ingenua e una pazza assassina.
Proprio la ragazza della porta accanto...

Ma non posso fermarmi solo ai tre protagonisti, senza nominare l'antagonista che tiene loro testa dall'inizio alla fine: lo sceriffo Widell

(fratello del poliziotto ucciso nel primo film

da mamma Firefly), interpretato da un impressionante William Forsythe. Immenso.


Sono eccellenti pure i "comprimari".
Qui troviamo due "mostri sacri" del cinema di genere: Ken Foree (Zombi
di Romero), nella parte del fratello di Capitan Spaulding e Michael Berryman

(protagonista del cult Le colline hanno gli occhi), e non dimentichiamo la (a dir poco schizzata) mamma Firefly Leslie Easterbroock (nel precedente film il ruolo era di Karen Black, anche lei attrice di culto).
Spettacolari i due cacciatori di taglie Danny Trejo

(ha una faccia impressionante!) e il wrestler

Diamond Dallas Page.
Non scordo facilmente nemmeno la sfortunatissima famigliola
presa ostaggio dai pazzi in fuga.


Bastano grandi interpretazioni a fare grande un film?.
Forse sì. Ma Zombie è andato oltre.


La storia non può lasciare indifferente

lo spettatore: prima questo è ovviamente ostile

ai Firefly, visto quello che combinano

alla famiglia presa in ostaggio nel motel.

Sono momenti tesi e crudi, chi dice che

non si avverte la tensione mente.

Con quei pazzi non si sa mai cosa può accadere... ma sai che molto probabilmente

la cosa andrà a finire male.


Ma anche lo sceriffo Widell non è da meno.

La sua ossessione di vendicare il fratello lo porterà a usare metodi

che non si addicono ad un bravo poliziotto...


Ecco il bello del film: i cattivi non sono poi così malvagi (i famigliari Firefly sono molo legati tra loro, e riescono persino

a commuovere), e i buoni non sono

in fondo così puri di cuore.

Mettiamoci pure media assetati di notizie ad effetto, telepredicatori ipocriti, spietati cacciatori di taglie,

gestori di bordelli, beceri venditori

di polli (sì, avete letto bene...)

e otterremo un quadro sociale tutt'altro

che positivo.

Ecco perché alla fine tutto sommato i tre Firefly entrano nel cuore

dello spettatore riscuotendo simpatia.


Ma è ancora qualcos'altro che contribuisce a rendere questo film "epico": le ambientazioni e la colonna sonora. Deserto, polvere e sudore.

Un viaggio on the road lungo l'arida provincia americana. Fattorie isolate, motel persi nel deserto, squallidi bordelli.


Rob Zombie mescola efficacemente l'horror con il western (omaggiando i classici americani - su tutti Il mucchio selvaggio di Peckimpah - ma anche riprendendo le inquadrature tipiche degli spaghetti-western nostrani), riuscendo a risvegliare nello spettatore quel sentimento di nostalgia per quel genere tanto amato che oggi non c'è più. Tutto condito da musiche splendide perfettamente funzionali alla svolgimento del film: la canzone

che accompagna gli ultimi cinque minuti di film (Freee Bird

dei Lynyrd Skybird) sembra scritta apposta per la scena finale... indimenticabile.
La colonna sonora è a dir poco da urlo.


Ma epico e leggendario è soprattutto

il finale: non posso svelarlo, mi limito

a dire che è uno dei finali più emozionanti che mi sia capitato di vedere in un film.
E non sto esagerando.

Dopo gli ultimi meravigliosi cinque minuti si rimane consapevoli di avere assistito ad un film decisamente superiore alla media, un po' horror (piuttosto violento, abbastanza cattivo, forse non consigliabile a tutti gli spettatori, sicuramente niente

di insostenibile per chi dell'horror

è appassionato), un po' western,

un po' road movie e, ripeto, si prova sempre più affetto verso

quei tre pazzi, tanto che ci si augura di rivederli al più presto al cinema.


Così non sarà, per fortuna.
Dico per fortuna perché mi sembra giusto

che l'avventura della famiglia Firefly finisca qui: meglio evitare inutili sequel con il rischio

di rovinare la fama e il carisma di questi tre folli

e allo stesso tempo splendidi personaggi.



Voto Finale: 10 e lode



Scheda dell'IMDb

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto il film in virtù del voto che gli hai dato, più che altro mi ha incuriosito la lode.

Guarda non capisco perche gli hai dato un voto del genere, forse bisogna essere metallari per apprezzarlo ? senza sarcasmo, davvero te lo chiedo.

Io che sono appassionato solo di horror e quindi posso criticarlo in maniera spassionata, non posso che dire di averlo trovato noioso, prevedibile, banale e cosa gravissima per un horror...non fa paura, ma manco a volersi impegnare guardandoselo in una sera d'inverno in piena notte col gatto domestico che inaspettatamente ti tende qualche abbuato al tuo piede che tintenna di noia.

Un film che non si ama ma non si odia nemmeno, dal mio punto di viste è totalmente anonimo.

Marco83 ha detto...

Guarda… una spiegazione razionale è difficile in questo caso… ammetto che in alcune recensioni mi sono lasciato trasportare dalla passione…
Sul fatto di fare paura o meno… su questo siamo d’accordo, credo che questo film non faccia molta paura… è un mix di vari generi, o almeno l’ho trovato così. E questo mi ha colpito in positivo.
Rispetto la tua opinione.

Anonimo ha detto...

10 e lode, pure per me.
Capolavoro, perfetto. Poi magari uno si aspetta altro, ma il film fila e gira che è una meraviglia. E' pure molto divertente a tratti.

Anonimo ha detto...

Ottime le tue recensioni,complimenti..Concordo spesso con i tuoi giudizi e direi che i nostri gusti sono simili..Uno dei miei film preferiti nel genere..