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martedì 8 aprile 2008

Recensione: Il buio si avvicina


Titolo originale: Near Dark


Genere: horror
(medio splatter)


Regista: Kathryn Bigelow


Stati Uniti 1987



Caleb è un ragazzo di campagna
che si imbatte in un'affascinante ragazza,
Mae, che si rivelerà essere un vampiro. Verrà morsicato, e per convivere con la sua nuova natura dovrà abbandonare papà
e sorellina e girovagare con un gruppo di vampiri sbandati,

la sua nuova famiglia.









Mae: "Guarda lassù. La vedi quella?

La luce emanata adesso da quella stella

impiegherà miliardi di anni per arrivare

fino a noi. Io sarò ancora qui quando la luce

di quella stella raggiungerà la terra…

fra miliardi di anni".



Caleb: "Che cosa facciamo ora"?



Mae: "Tutto quello che vogliamo.

Fino alla fine dei tempi".







Adoro i film di vampiri.
Adoro i film con i protagonisti brutti, sporchi, sfigati, né buoni né cattivi, insomma: disperati.
Adoro Vampires di John Carpenter e La Casa del Diavolo
di Rob Zombie.
Qualcosa in comune c’è. I vampiri “proletari”, figure distanti dalle creature signorili e affascinanti alla Lugosi, per intenderci.
E un gruppo di sbandati in fuga.


Quando un film mi piace davvero, mi emoziona, non mi fa dormire
la notte, come è accaduto anche per questo Il buio si avvicina,
senza esitazione lo promuovo con il massimo dei voti. E sorvolo
su qualche difettuccio.
Ma questa volta non sarà così. Purtroppo.
Questo film è un cult. Ma non è un capolavoro. Poteva esserlo se… vedremo più avanti.


Caleb è un normalissimo ragazzo
che abita con il papà e la sorellina.
Una sera in paese conosce una bellissima ragazza, Mae, dolcissima
ma allo stesso tempo misteriosa.
Sicuro del suo fascino ci prova.
Ma lei è restia. Tra i due comunque scatta l’attrazione.
La ragazza pronuncia frasi
apparentemente incomprensibili: Caleb, oramai ostaggio
del testosterone, non ci fa caso;
nel frattempo il tempo passa, sta per sorgere il sole… e succede il fattaccio.
Mae dopo avere in tutti i modi tentato di non cadere in tentazione morsica Caleb sul collo e fugge perché giunge il mattino. Il giovane sta male,
e il sorgere del sole provoca gravi ustioni sul suo corpo.
Mentre sta per essere soccorso dal papà e della sorellina, dal nulla sbuca un furgone: Caleb viene caricato un attimo prima di divenire cenere.
Caleb non è più un uomo.





Nel furgoncino incontra la famiglia
di Mae, tutti vampiri: i "vecchi" Jesse
e Diamondback, i giovani Severen
e Homer.
I quattro, malgrado il sentimento
che Mae prova per lui, propongono
di eliminare Caleb.
Nei suoi confronti sono diffidenti, anche perché il ragazzo non si è ancora reso conto di ciò che è accaduto. Ha sete. Ma non basta una merendina
a soddisfare il suo appetito… oramai è un vampiro a tutti gli effetti,
e solo il sangue può placare la sua fame. Ma per nutrirsi è costretto
a cacciare, e quindi ad uccidere, e lui, ovvio, è restio.


Avrà comunque modo di farsi valere
ed apprezzare dal gruppo.
Grazie a un suo gesto coraggioso
la banda riuscirà a portare in salvo
la pelle, e conquisterà la loro fiducia.
Caleb ora è felice… a metà.
Con Mae sta bene, e quel branco di pazzi, per quanto brutali, oramai sono la sua nuova famiglia. Però a casa ci sono un papà e una sorella
che aspettano… e che non si danno per vinti, e si mettono sulle sue tracce.
Il destino li farà incontrare di nuovo, e Caleb sarà portato a una dolorosa scelta: qual è la sua famiglia? Proseguire con Mae, per l’eternità,
o tornare indietro?
La sua decisione porterà comunque a conseguenze dolorose.


Per quanto riguarda la trama può bastare così.


Questo film non è un horror puro.
Ci sono i vampiri, ci sono morsi sul collo, sparatorie, ustioni ma in fin dei conti è un film per tutti. Perché è un film che parla d’amore. Un sentimento bellissimo che si viene a creare tra Caleb e Mae. Ma non è tutto qui.


Come ho detto all’inizio mi piacciono i film
con protagonisti disperati. Jesse, Diamondback, Severen, Homer, Mae e Caleb li sono.
Hanno il vantaggio dell’immortalità,
mica una cosa da poco. Ma possono dirsi felici?
Da come si comportano (Caleb e May esclusi)
sembra di sì… ma la loro è una non-esistenza: senza una precisa identità sono destinati a vagare perennemente nella notte, a fuggire da tutto
e da tutti, condannati per sempre a vivere nell’oscurità… e a commettere omicidi,
non dimentichiamolo, perché
per sopravvivere devono pure nutrirsi.


Il nome di Caleb è di origine biblica e tratteggia il destino del giovane
che intraprende un viaggio mistico e concreto verso il suo essere,
come il suo omonimo che trasportava la sua gente alla terra promessa.


Eccezionale incrocio tra horror, western
e road movie, questo film pecca nel finale. Il buio si avvicina, l’ho detto all’inizio, poteva essere un capolavoro.
Ma nel finale la regista rovina tutto.
Per essere più chiaro… ve lo devo svelare. Saltate pure le prossime righe, poi una volta che avrete visto il film ritornate qui, leggete la mia critica e… sono sicuro, sarete d’accordo con me.




Caleb torna a casa, il papà gli fa una trasfusione e il giovane… guarisce!
Ma è inconcepibile!!!!! Ma il peggio deve ancora venire.
Caleb provoca la morte dei quattro vampiri, e salva Mae sempre
con una trasfusione. E vissero tutti felici e contenti.
Errore imperdonabile della Bigelow.
Cosa doveva succedere per gridare al capolavoro? Semplice: Caleb non doveva guarire e mano nella mano con Mae avrebbero dovuto affrontare il sole lasciandosi morire. Sarebbe stato uno dei momenti più intensi e drammatici possibili. Sarebbe stato capolavoro assoluto. Vedere la coppia di vecchi
Jesse e Diamondback lasciarsi morire mano nella mano è sì toccante
ed emozionante, ma chissà se al loro posto ci fossero stai Caleb e Mae… peccato. Peccato davvero.
Forse è un po’ paradossale quello che dico, perché una buona volta che c’è
un lieto fine lo critico… ma secondo me, e sono sicuro anche secondo voi,
l’happy-end non si addice a questo film.




I momenti più sereni e lieti, sempre accompagnati da dolci musiche,
si alternano con efficacia alle scene d’azione (la scorribanda nel bar, momento piuttosto teso e violento, e l’assedio nel motel).


Per concludere… ancora una cosa sugli attori.
Azzeccato il protagonista, Adrian Pasdar, soprattutto nelle scene
più intime (non sto parlando di sesso, mi riferisco alle scene nelle quali
avverte inesorabilmente la mutazione e i lati negativi che essa comporta), impossibile non innamorarsi della deliziosa Jenny Wright ma,
lasciatemelo dire, assistiamo a due devastanti recitazioni.




Sto parlando di Jesse, il capobanda, interpretato da un impressionante Lance Henriksek, con una faccia e un’espressione a dir poco… non ci sono commenti, guardare per credere.
Indimenticabile anche il folle e squilibrato Severen,
interpretato da Bill Paxton (perfettamente calato nel personaggio,
mi sa che si è divertito parecchio).



Voto Finale: 9

(con il finale alternativo suggerito da me sarebbe stato un 10 e lode)



Scheda dell'IMDb


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bussisotto:

il film l'ho visto molti anni fa, purtroppo.Infatti ne ho un ricordo confuso. Di certo la storia mi piacque, con qualche riserva sul finale (che ho rinfrescato un pò nello spoiler :o)) )
contrariamente ad altre registe di sesso femminile, la Bigelow è assolutamente meravigliosa. Si pensi a Point Break o al cult Blue Steel con Jamie Lee Curtis!
Un film che consiglio anche io, vivamente.

Marco83 ha detto...

Benvenuto nel mio blog, GhibellinFuggiasco.
Per quanto riguarda Bussisotto, ho deciso di procurarmi Point Break e Strange Days, sembrano film interessanti.
Questo "Il buio si avvicina" è davvero un grande film, ma lo sarebbe stato ancora di più senza quel finale...

Anonimo ha detto...

Bussy
anche Blue steel, è veramente bellissimo! (unica riserva nel finale anche lì...)

Marco83 ha detto...

Allora recupererò anche Blue Steel!
Mi scuso con tutti ma in questo periodo sono superimpegnato, e il mio blog passa in secondo piano.
Rimedierò più avanti...

Olly ha detto...

Visto ieri....sono partito abbastanza sfiduciato nei confronti della pellicola ma invece...stupendo...per quanto il film presenti un sacco di clichè del genere mi ha entusiasmato un sacco...concordo anche io sul finale abbastanza scontato e ottimistico poco in tema con le atmosfere cupe della precedente ora e 20 di film....

Marco83 ha detto...

Te l'avevo detto che era un gran film tsk!