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venerdì 30 gennaio 2009

Recensione: Nightmare - Dal profondo della notte



Titolo originale:

A Nightmare on Elm Street


Genere: horror

(medio splatter)


Regista: Wes Craven


USA 1984



I sogni (o meglio, gli incubi)

dei giovani abitanti di Springwood sono turbati. Un uomo sfigurato, con un cappello scuro, vestito con un maglione a strisce rosso-verdi

e con un guanto artigliato, li minaccia.

I ragazzi incominciano a morire misteriosamente. Ora il confine tra realtà e sogno è davvero sottile. La giovane Nancy proverà ad affrontare

il misterioso killer.







Mi sembra doveroso spendere due righe su un film che ha segnato la storia dell’horror. Freddy Krueger è leggenda, su questo non ci piove.

E Nightmare è un bel film. Sui numerosi sequels invece non mi esprimo (anche perché non li ho visti…).





Nightmare è solo apparentemente un horror per ragazzi.

Oramai siamo abituati a tutto, dati gli standard splatterosi dell’horror del

nuovo millennio. Il film di Craven appare quasi ingenuo, una fiaba nera, “infantile” rispetto a prodotti odierni ben più cattivi (ma privi, forse,

di un vero messaggio di fondo). Ma ad una più attenta chiave di lettura

risulta essere molto di più di un banale teen-horror.





C’è un gruppo di ragazzi. C’è un mostro che popola i loro incubi.

I ragazzi incominciano a morire ad uno ad uno. Ma qui c’è di più.

C’ è una storia interessante alle spalle del mostro. Trattasi di un pericoloso pedofilo, scarcerato per negligenza del giudice (mi sembra di avere

già sentito questa storia, e purtroppo nella realtà e non in un film…):

i genitori, logicamente preoccupati, lo hanno linciato bruciandolo vivo.

Ora è tornato, per prendersi la rivincita: le vittime sacrificali sono i figli

dei sui carnefici.





Ma limitarsi a questa analisi è superficiale e riduttivo.


Craven affronta il difficile passaggio dall’adolescenza al mondo adulto. Pieno di dubbi, timori, insicurezze, contrasti con i genitori.

Genitori che dovrebbero apparire come rifugi sicuri ma in realtà nascondono diversi scheletri negli armadi. Genitori distratti.

Forse più insicuri loro dei propri figli. Genitori perfetti all’apparenza, decisamente meno una volta dentro le mura di casa (basti vedere

la mamma di Nancy, una donna affascinante, apparentemente sicura di sé, che alle prime difficoltà si rifugia nell’alcol).

Ancora una volta le colpe dei genitori ricadono sui figli.





Il film gioca sull’alternanza sogno/realtà, è davvero difficile capire

se i nostri protagonisti stanno sognando o stanno vivendo realmente quell’incubo, e il finale certo non aiuta a chiarire questa alternanza ambigua tra ciò che è concreto, tangibile, e ciò che è solo immaginazione. Questo è un bene o un male? Ogni spettatore si può fare la sua opinione.

A me sinceramente non ha convinto molto. Forse è l’unico punto debole notevole del film.





Sulla maschera di Freddy Krueger non c’è molto da aggiungere,

Robert Englund ha dato vita a uno dei boogeyman più celebri

ed affascinanti della storia dell’horror. Siamo nei tempi di Michael Myers, Jason Voorhes, Faccia di Cuoio, eppure il nostro guanto artigliato riesce

a ritagliarsi il suo (meritato) spazio. La sua mimica, il humour nero,

la sua imprevedibilità, la sua “inconsistenza” (è reale o solo il frutto

dei sogni dei protagonisti?) lo rendono unico nel suo genere.

Freddy è il materializzarsi delle nostre paure più profonde.





Non mancano le scene cult: la morte di Tina, la mano di Freddy che sbuca nella vasca, e soprattutto l’uccisione di Glen (l’esordiente Johnny Depp) sono geniali. Ogni apparizione di Freddy è centellinata con sapienza,

con maestria.





In conclusione mi riesce un po’ difficile giudicare questo film e dare

un voto. Inevitabilmente merita un voto positivo. Quanto positivo?

Certo, dire che fa paura è un’affermazione piuttosto pesante.

Credo che l’unico punto debole (finale a parte, ma è un’impressione

esclusivamente mia) sia il passare del tempo.

Ma la “vecchiaia” di un film non può essere considerato un limite,

siete d’accordo con me?





Come ho detto nell’apertura Nightmare può apparire innocuo,

quasi ingenuo rispetto agli horror recenti.

Eppure ha un fascino, un carisma, quasi magnetici. Un appassionato dell’horror non può rimanere indifferente di fronte a una perla del genere (e lo dico io che NON amo gli slashers ed ero persino indeciso se guardare – e poi recensire – questo film).


Merita dunque il massimo, se non altro almeno per il buon Freddy.

Anche perchè vorrei evitare che finisse nei miei incubi.



Voto Finale: 10 e lode



Scheda dell'IMDb


11 commenti:

Cineserialteam ha detto...

Anch'io ho fatto la recensione a questo film qualche giorno fa.

Complimenti per il blog.

CST

Anonimo ha detto...

A me il finale è piaciuto tantissimo, ritenendolo perfettamente in linea con la poetica dell'incubo (e dell'incapacità di distinguere realtà e fantasia) portata avanti da Craven. Il film si gioca tutto sul limbo onirico, quindi ben vengano i punti di domanda alla fine della visione.
Curiosità: lo sapevi che l'incipit di "Nightmare" cita "Sei donne per l'assassino" di Mario Bava?

Marco83 ha detto...

Il finale in effetti continua la linea seguita durante tutto il film. La perplessità è esclusivamente personale, forse avrei preferito un finale più razionale, ma questo dubbio non ha influito sulla valutazione dell'opera.

PS: grazie x la curiosità, non ne sapevo nulla... sbaglio o sei un fan sfegatato di Mario Bava???

Anonimo ha detto...

Non sbagli affatto.
Bava ha influenzato un po' tutti i miei registi preferiti (Tim Burton, Tarantino, Joe Dante, Craven, Corman, Dario Argento, e dio solo sa quanti altri).
Non si può non amare quell'uomo.

Marco83 ha detto...

A proposito di horror italiano... hai mai visto IL BOSCO 1 ?????

L'ho visto di recente... sto preparando una recensione adeguata x questo film che non può essere liquidato con due righe di critica, no, merita almeno 4/5 pagine di Word.

Il mondo deve venire a conoscenza dell'esistenza di questa opera!!!

Anonimo ha detto...

Il Bosco 1? Ti sei dato al trash italiano anni Ottanta, vedo.
Recupera anche "La croce delle 7 pietre" (che però viene prima) e "Paganini horror" e sei a posto!!

Marco83 ha detto...

ottime segnalazioni, uno dei prossimi che vedrò sarà proprio "L'uomo lupo contro la camorra"... ho voglia di ridere in questo periodo

fire ha detto...

visto il remake in lingua originale...mamma mia che brutto film,dopo 26 anni non sono stati capaci nemmeno di avvicinarsi al capolavoro di craven,e questo nuovo freddy non fa proprio paura,anzi...

kikkispini ha detto...

..speravo di sbagliarmi..e invece sono riusciti a fare il remake del buon vecchio Nightmare...che tristezza! Non oso neanche immaginare lo scempio splatter che avranno fatto di quel capolavoro, che allietò la mia adolescenza(mi ero talmente invasata, che un giorno l'ho guardato 3 volte di seguito!!!!! - una pazza - )..
ma possibile che i registi di oggi non abbiano idee per nuovi film horror? e si che la cronaca di spunti ne da anche troppi...

Didi ha detto...

Bé, io invece, volevo segnalarvi un video di una recensione su Nightmare, dal Profondo della Notte al link: http://www.youtube.com/watch?v=qpWK5rZMlnQ
Spero vi piaccia quanto è piaciuta a me..

Anonimo ha detto...

Che occasione sprecata... Nightmare POTREBBE essere molto di piu' di un banale teen horror. E' molto di piu' in partenza, e l'idea su cui si basa e' ottima, peccato che il tutto degenera nella piu' becera stupidita' infantile da fumettone ammmmerrigano volendo trasformare senza nessun senso logico l'ultima vittima in una macchina da guerra, tipico vizio in cui gli mmmmerrigani faticano molto a non cadere. Il tutto diventa ancora piu' stupido nell'ultima scena che in teoria cerca di porre rimedio ma lo fa in modo davvero ancora piu' infantile e pacchiano. Non si puo' combattere un VERO mostro come dovrebbe essere Fred. Contro un vero mostro si puo' solo soccombere e subire. L'ultima parte sarebbe tutta da rifare. Io personalmente cambierei le cose a partire dalla morte di Glen: farei in modo che Freddy manipolasse Nancy in un momento di dormiveglia causato dal logorio fisico e mentale per fare in modo che sia lei a uccidere Glen, credendo invece di stare combattendo contro Krueger. E poi una chiusura ambigua, con Nancy tormentata da un Fred che la perseguita ma non tenta pou' di aggredirla, e lei stessa non riesce piu' a capire se e' ancora viva o se Freddy l'ha gia' uccisa, e questo incubo e' l'inferno che ha preparato per lei. E' solo un esempio di come avrei concluso io il film ma a mio avviso cosi si che sarebbe stato un horror onesto fino in fondo. Cosi come e' Nightmare e' un horror potenzialmente grandioso che si trasforma in un becero fumettone..